
FIORDO C’È: I NOSTRI BLOCK NOTES SUI TAVOLI DELLA COP26
Quest’anno è toccato a Glasgow ospitare la 26a Conferenza delle Parti (dal 31 ottobre al 12 novembre).
I leader mondiali hanno discusso sulla necessità di cambiare il paradigma economico dominante disaccoppiandolo dall’uso di risorse naturali che, dal punto di vista ambientale, sta letteralmente distruggendo il nostro pianeta.
Gli obiettivi perseguiti sono quelli fissati alla COP21, tenuta a Parigi nel 2015, e prevedono la riduzione di circa il 50% delle emissioni di CO2 nette globali rispetto ai livelli del 2010 e l’azzeramento delle stesse entro il 2050. Un obiettivo che richiede rapidi “cambiamenti di rotta” che impattano e impatteranno nel prossimo futuro in maniera sempre più consistente. Si tratta di un percorso caratterizzato da numerose fermate che si è delineato a partire dal famoso rapporto Limits to Growth, in special modo dal suo secondo aggiornamento, commissionato al MIT dal Club di Roma nel lontano 1972.
La sfida è tutt’altro che semplice e l’obiettivo decisamente ambizioso, ma queste conferenze, la cui prima risale al 1995 (COP1 di Berlino), tengono viva l’attenzione dei mass media sul devastante impatto dell’attività umana sull’ambiente, e spronano i leader della Terra a intraprendere azioni concrete per raggiungere l’ambizioso obiettivo.
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